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Martedì 18 ottobre una folla festosa ha accolto il militare dell'Israel Defence Forces Gilad Shalit arrivato nella sua città natale a nord di Mitzpe Hilla poco prima dell'alba dopo aver trascorso più di cinque anni di prigionia a Gaza.

Gilad Shalit fu rilasciato dopo che il movimeto islamista Hamas ha approvato uno scambio di prigionieri rilasciando più di 1000 palestinesi. E' stato ufficialmente passato alla custodia israeliana nella prima mattinata di martedì 18 ottobre dopo aver trascorso 940 giorni in prigioni ad Hamas.

Subito dopo il suo rilascio Shalit ha parlato al telefono con la sua famiglia per la prima volta dopo essere stato tenuto in prigionia da Hamas per oltre cinque anni. E' arrivato alla base Tel Nof dell'Israel Air Force in centro a Israele poco dopo e ha finalmente rivisto la sua famiglia per la prima volta dopo cinque anni.

Il primo ministro Netanyahu ha dato il benvenuto a Shalit alla base di Tel Nof dicendogli "Ciao Gilad". Bentornato in Israele. E' davvero bello riaverti a casa". Più di mille prigionieri palestinesi sono stati liberati in cambio del soldato israeliano rapito, molti dei quali erano attivisti di Hamas inclusi 280 terroristi condannati a morte.

L'accordo per lo scambio di Gilad Shalid è stato visto come una vittoria per la solidarietà israeliana vecchio stile e il senso di reciproca resposabilità considerata la principale risorsa in termini di sicurezza e umanità israeliana.

Gilad Shalit (nato il 28 agosto 1986) fu rapito il 25 giugno 2006 da Hamas durante un raid al confine con Kerem Shalom sul territorio israeliano e trascinato e ferito a Gaza dove è stato detenuto come ostaggio.

Per oltre cinque anni (dal rapimento di Gilad) non è stata data nessuna notizia in merito al luogo e alle condizioni di prigionia.

Gilad ha avuto nessun diritto di visita da parte della Croce Rossa o altra organizzazione umanitaria come richiesto dal diritto internazionale.

L'ultimo segno di vita durante il suo rapimento fu il 2 ottobre 2009 quando al minuto 2:42 di un film Gilad passò in Israele in cambio del rilascio di 20 prigionieri palestinesi. Nel film Gilad appare in uniforme, leggendo un testo, facendo appello al governo israeliano per finalizzare l'accordo per il suo rilascio.

Subito dopo la cattura di Gilad la sua famiglia lanciò una campagna per il suo rilascio. Tra le attività ci furono eventi destinati a mantenere la liberazione di Gilad all'ordine del giorno, incontri con opinion makers e decision makers sia in Israele sia all'estero, e sforzi continui per promuovere un accordo di rilascio.

Nel giugno 2010 (quattro anni dopo il rapimento di Gilad) la famiglia Shalit lasciò la sua casa nel nord di Israele a Mitzpe Hilla per marciare a Gerusalemme. Più di 200,000 persone si unirono alla famiglia supportando il rilascio di Gilad.

L'8 luglio 2010, dopo 12 giorni di marcia di protesta, la famiglia Shalit arrivò alla tenda di protesta di Gerusalemme accompagnata da centinaia di cittadini. La tenda di protesta si trovava di fronte alla residenza del primo ministro in modo da esercitare pressione sul primo ministro a fare ciò che gli compete per far tornare Gilad a casa dalla sua famiglia.

Centinaia di migliaia di cittadini visitarono la tenda di protesta mostrando il loro supporto per il rilascio di Gilad e ricordando al primo ministro che si trattava di un soldato prigioniero.

I genitori di Gilad, Noam e Aviva, annunciarono che non sarebbero tornati a casa senza Gilad.

Dopo l'approvadzione del governo sul patto di scambio del prigioniero martedì 11 ottobre, la famiglia Shalit espresse gioia e gratitudine per l'accordo tanto atteso che avrebbe portato alla liberazione di Gilad dopo più di cinque anni di prigionia e ringraziò il governo per aver votato in favore dell'accordo di scambio. Ringraziarono inoltre i molti sostenitori che mostrarono solidarietà lungo tutto il periodo.

Parlando alla stampa vicino alla sua casa a Mitzpe Hilla la notte di martedì 18 ottobre, Noam Shalit disse che Gilad era tornato finalmente a casa dopo una lunga e difficile battaglia. Aggiunse che suo figlio mostrava piccole ferite e stava soffrendo per le ripercussioni date dalla mancanza di luce solare ma che nonosctante questo era in buone condizioni di salute.

Noam Shalit ringraziò il pubblico e centinaia di attivisti peril loro supporto durante la campagna di rilascio del figlio. Espresse inoltre gratitudine per i militari israeliani, la polizia e il governo del primo ministro Benjamin Netanyahu.

(Il sito internet di Gilad Shalit: http://www.gilad.org/eng)