Fondatore e capo dell'organizzazione jihadista di al-Qaeda, Osama bin Laden è nato in Arabia Saudita il 10 marzo 1957, dalla ricca famiglia saudita Bin Laden. Egli è ampiamente ritenuto responsabile degli attentati dell'11 settembre negli Stati Uniti e altri attacchi contro obiettivi civili e militari. Bin Laden è stato inserito sulla lista d'indagine dell'Ufficio di presidenza federale americano tra i dieci fuggitivi più ricercati dopo l'attacco dell'11 settembre.

È cresciuto tra ricchezza e privilegi, come il diciassettesimo figlio di Mohammed bin Laden, un commerciante edile con legami con la famiglia reale saudita.

Da giovane si è unito al suo mentore, Abdullah Azzam, in Afghanistan per combattere l'invasione sovietica, istituendo l'organizzazione al-Khadamat per finanziare e armare i combattenti locali con le ricchezze che aveva ereditato. È tornato in Arabia Saudita nel tardo 1980 come eroe mujaheddin, avendo scacciato i russi. Ha poi formato il suo gruppo segreto chiamato al-Qaeda, o la base. Quando l'Iraq ha invaso il Kuwait nel 1990, l'Arabia Saudita si è rivolta agli Stati Uniti, portando bin Laden a accusare il suo paese natale di aver permesso alle truppe statunitensi di arrivare sul suo territorio.

Osama bin Laden è stato ucciso il 2 maggio 2011 dalle forze speciali degli Stati Uniti in Pakistan.