Giulio Cesare è un leader politico di Roma, di successo ma ambizioso e il suo obiettivo è quello di diventare un dittatore inattaccabile. Cesare viene avvertito che egli deve "fare attenzione alle idi di marzo". La profezia si avvera e Cesare viene assassinato. Marco Bruto è un senatore romano molto rispettato che aiuta a pianificare e realizzare l'assassinio di Cesare, che egli ritiene aiuterà Roma a disfarsi di un tiranno. L'amico di Cesare, Marcantonio, dà il famoso discorso funebre ("amici, romani e connazionali...") Bruto e Cassio incontrano la loro inevitabile sconfitta. Bruto, il nobile romano, la cui decisione di prendere parte nella cospirazione per il bene della libertà, getta il suo paese in una guerra civile.