Timone di Atene è un uomo cui piace compiacere i suoi amici e lo fa riversando regali su di loro. I suoi 'amici', molte persone importanti nella città di Atene, accorrono per ottenere il suo favore. Loro gli comprano piccoli regali - lui li ripaga con grandi doni. Egli ignora gli avvertimenti sui falsi amici dal filosofo Apemanto e la sua stravaganza pareggia i conti con lui alla fine quando si trova di fronte a conti non pagati. Quando chiede aiuto ai suoi 'amici', questi lo ignorano. Manda inviti agli Ateniesi per un 'banchetto' e sfrutta l'occasione per rimproverarli di essere falsi e lascia Atene da uomo povero, ma più saggio. L'eroe trova l'oro e diventa ricco ancora una volta e fa amicizia con il generale Alcibiade che è stato anche lui trattato male dagli Ateniesi. Egli fornisce i soldi al generale per muovere guerra contro gli Ateniesi e cercare vendetta contro la loro falsità. La storia continua con varie persone che visitano Timone con diverse motivazioni. Gli ateniesi chiedono pietà al generale Alcibiade. Timone poi muore e un soldato porta al generale una copia dell'iscrizione sulla sua lapide