Questo termine si riferisce alla rappresentazione virtuale di oggetti fisici, rispetto a dati e informazioni, in una struttura simile a quella di internet.

È stato usato per la prima volta da Kevin Ashton nel 1999; "... la tecnologia dell'informazione di oggi è così dipendente dai dati originati da persone che il nostro computer conosce di più sulle idee che sugli oggetti. Se avessimo un computer che sapesse tutto quello che c'era da sapere sugli oggetti — utilizzando i dati che hanno riunito senza alcun aiuto da parte nostra — saremmo in grado di tenere traccia e contare tutto e ridurre notevolmente rifiuti, perdite e costi. Sapremmo quando gli oggetti hanno bisogno di sostituzione, riparazione o il ritiro dal mercato, e se sono nuovi o il loro tempo è passato. L'Internet degli oggetti ha il potenziale per cambiare il mondo, proprio come ha fatto l'Internet. Forse ancora di più. " (Kevin Ashton: L'oggetto 'Internet degli oggetti'. Nel RFID Journal, 22 luglio 2009. Recuperati l'8 aprile 2011.)