Snowpocalypse 2015 è il termine usato per descrivere la bufera di neve che ha colpito paralizzandolo il Nordest degli Stati Uniti e le ondate di gelo che si sono abbattute su New York e Washington il 27 gennaio 2015. In quella che il National Weather Service ha descritto come una bufera di neve di portata storica, lo Snowpocalypse 2015 ha depositato quasi un metro di neve in alcune parti di Boston, Hartford e Providence, ed ha causato alte maree che hanno infranto un frangiflutti e costretto i residenti a fuggire dalle loro case sulla costa. La neve fresca è caduta in luoghi dove erano già a terra alcuni centimetri di neve rimasti dalle tempeste precedenti. La nevicata intensa e spinta dal vento forte come una bufera è durata per più di 15 ore e ha depositato 5-7 centimetri di neve all'ora. La bufera di neve ha anche generato raffiche di vento a 90 km all'ora con temperature a -20. Snowpocalypse 2015 ha causato interruzioni di corrente in ampie zone del Massachusetts. Ha anche costretto alla chiusura dei principali aeroporti della regione.

Nel marzo 2015, i fisici del Jet Propulsion Laboratory della NASA hanno indicato la possibile causa di questo record di nevicate e di basse temperature nel nordest degli Stati Uniti: l'inquinamento dell'aria in Cina e in India. Secondo la NASA, vaste aree di emissioni derivate dalla combustione del carbone in Cina e in Asia sud-orientale generano particelle inquinanti che si diffondono verso est e si mescolano con le tempeste sopra l'Oceano Pacifico. Queste particelle fungono da nuclei di nuvole e favoriscono la formazione delle nuvole, in quanto le particelle danno al vapore acqueo qualcosa su cui condensare.