1) Una prestazione stabile e, di solito, recuperabile, i cui effetti delle variabili sperimentali si sovrappongono (ad esempio, l'effetto di un farmaco può essere espresso come la variazione prodotta nella frequenza di risposta di base per mezzo di un dosaggio del farmaco). Il termine è anche utilizzato occasionalmente per riferirsi alla posizione orizzontale di partenza (zero risposte) della penna di un registratore cumulativo (dispositivo che presenta ciascuna risposta in tempo reale, nel formato a display di un grafico standard cumulativo). 2) La frequenza di base del comportamento contro il quale si misura una manipolazione sperimentale. 3) Sono introdotte misure ripetute dell'efficacia o del livello (ad esempio, frequenza, intensità, tasso percentuale, durata o latenza) del comportamento prima di una variabile sperimentale (trattamento, intervento o procedura). Misurazioni di base sono continuate fino a quando la prestazione si è stabilizzata e può essere usata come base per valutare degli effetti della variabile sperimentale. LINEA DI BASE 4) Un riferimento abbreviato rispetto ad una condizione di base o ai dati provenienti da una fase di base. 5) Il livello di un particolare comportamento prima che fosse modificato. Linea di base è la stessa cosa del livello operante, di partenza, o di pretrattamento. Se questi sono misurati in frequenza, sono anche equivalenti alla percentuale di base. 6) La fase di un esperimento o di un intervento in cui il comportamento viene misurata in assenza di un intervento. 7) Un periodo durante il quale il comportamento bersaglio è registrato, ma non viene messo in atto alcun tentativo per modificarlo.