Cru è un termine preso in prestito dall'enologia, che vuol dire 'terroir' o insieme dei fattori: climatici, fisici, naturali e chimici che costituiscono l'ambiente in cui una pianta viene coltivata. Con riferimento al cacao, esso viene usato per indicare cacao monoorigine e/o piantagioni ove si coltivano solo specifici tipi di piante. I nomi delle cru riflettono generalmente i Paesi e le province nelle quali si coltiva il cacao: ad es. Guanaja Valrhona (isola delle Honduras), Caraibe (dai Caraibi), Manjari (dal Madagascar) e Jivara (dal Sud America). Successivamente la Valrhona ha creato tavolette di cioccolato derivanti da cacao coltivato in tenute particolari: Gran Couva (una piantagione sita in Trinidad), Ampamakia (nel Madagascar settentrionale) e Palmira (vicino al Lago di Maracaibo nel Venezuela occidentale). In alcuni casi i produttori hanno inventato dei nomi cru, come se fossero dei marchi di fabbrica. Un esempio è il Cioccolato della Domori nelle cru Puertofino, Puertomar e Apurimac. Molti produttori comprano i semi dallo stesso luogo di provenienza ma producono cioccolato dal gusto molto diverso. Infatti, esistono differenti fattori che contribuiscono al risultato del prodotto finale: gli alberi da cui provengono i semi (cioe' la genetica del cacao), il livello di maturazione dei baccelli di cacao al momento della raccolta, le tecniche di fermentazione, un' essiccazione ottimale e, poi, la "ricetta" unica del cioccolatiere che comprende: tostatura, raffinazione, concaggio e miscelazione.