Norme rigorose di struttura drammatica, formulate da critici italiani e francesi del Rinascimento e liberamente ispirate ai principi di arte drammatica discussi da Aristotele nella sua Poetica. Prime fra queste regole erano le tre unità di azione, tempo e luogo che costringevano un drammaturgo a: (1) costruire un singolo intreccio narrativo con un inizio, una parte centrale e una fine che descriveva in dettaglio le relazioni causali di azione e personaggio; (2) limitare l'azione agli eventi di un solo giorno; e (3) limitare la scena ad un singolo luogo o città. Le unità sono state osservate fedelmente dagli scrittori dell'Europa continentale fino al Romanticismo, ma non sono mai stati regolarmente osservati nell'arte drammatica inglese. I drammaturghi moderni sono in genere più interessati ad una unità d'impressione o di effetto emotivo che ad una qualsiasi delle unità aristoteliche. Le unità sono osservati nella tragedia "Poliuto" (1641) di Pierre Corneille e in "Fedra" (1677) di Jean-Baptiste Racine.