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I funghi velenosi più comuni in Italia: descrizione, habitat e fotografie. In più alcuni termini utili ad essi legati.

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Created by: Davide.Loi

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I miei termini
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Questa intossicazione è molto grave e, nella maggior parte dei casi, conduce alla morte. I primi sintomi possono manifestarsi anche dopo 3 – 15 giorni dall'ingestione del fungo (es.: il Cortinarius Orellanus) e ricordano molto da vicino quelli causati dall'Amanita Phalloides e simili. Questo è dovuto alla presenza, nei funghi che causano questo tipo di avvelenamento, di tossine simili a quelle appartenenti alla famiglia delle falloidine.

Domain: Medical; Categoria: Medicine

Questa intossicazione è molto grave e, nella maggior parte dei casi, conduce alla morte. I primi sintomi possono manifestarsi anche dopo 3 – 15 giorni dall'ingestione del fungo (es.: il Cortinarius Orellanus) e ricordano molto da vicino quelli causati dall'Amanita Phalloides e simili. Questo è dovuto alla presenza, nei funghi che causano questo tipo di avvelenamento, di tossine simili a quelle appartenenti alla famiglia delle falloidine.

Domain: Medical; Categoria: Medicine

La sindrome Falloidica è una sindrome a cosiddetta incubazione lunga, ovvero i primi sintomi di questo tipo di intossicazione si possono manifestare anche dopo dieci – dodici ore dall'avvenuta ingestione del fungo. É causata dall'Amanita Phalloides, dall'Amanita Verna e dall'Amanita Virosa. Nel 98 % dei casi questo tipo di intossicazione porta alla morte.

Domain: Medical; Categoria: Medicine

La sindrome Falloidica è una sindrome a cosiddetta incubazione lunga, ovvero i primi sintomi di questo tipo di intossicazione si possono manifestare anche dopo dieci – dodici ore dall'avvenuta ingestione del fungo. É causata dall'Amanita Phalloides, dall'Amanita Verna e dall'Amanita Virosa. Nel 98 % dei casi questo tipo di intossicazione porta alla morte.

Domain: Medical; Categoria: Medicine

L'azione tossica alla base di questo tipo di sindrome è esercitata da sostanze non ancora ben conosciute. I sintomi di questo tipo di intossicazione si presentano da 1 a 3 ore dopo l'ingestione del fungo e interessano principalmente l'apparato gastro – intestinale. I più comuni sono diarrea e forti dolori addominali. Alcuni dei funghi che causano questo tipo di intossicazione contengono anche sostanze simili alla falloidina (presente nell'Amanita Falloide) e, nei soggetti molto giovani, come bambini in tenera età, o in soggetti debilitati o anziani hanno, in alcuni casi, causato il decesso della persona intossicata.

Domain: Medical; Categoria: Medicine

L'azione tossica alla base di questo tipo di sindrome è esercitata da sostanze non ancora ben conosciute. I sintomi di questo tipo di intossicazione si presentano da 1 a 3 ore dopo l'ingestione del fungo e interessano principalmente l'apparato gastro – intestinale. I più comuni sono diarrea e forti dolori addominali. Alcuni dei funghi che causano questo tipo di intossicazione contengono anche sostanze simili alla falloidina (presente nell'Amanita Falloide) e, nei soggetti molto giovani, come bambini in tenera età, o in soggetti debilitati o anziani hanno, in alcuni casi, causato il decesso della persona intossicata.

Domain: Medical; Categoria: Medicine

La Clavaria Pallida è un fungo che cresce "a cespo", ovvero presenta un tronco principale e più rami verticali che possono raggiungere l'altezza di 16 – 18 cm. Il tronco di questo fungo è corto e grosso, e il suo colore va dal biancastro al color crema o caffelatte. Vicino alla base è, generalmente, più chiaro. I rami sono numerosi, fitti e cilindrici, protesi verso l'alto, di color crema o grigio – ocra. Le estremità sono ottuse, e presentano dei piccoli dentini di colore leggermente più scuro. La carne è bianca, soda, compatta. Ha un leggero odore di estratto di carne, in particolar modo negli esemplari più maturi. Cresce in estate e in autunno e si trova prevalentemente nei boschi di conifere. L'intossicazione causata da questo fungo è dello stesso tipo di quella causata dalla Clavaria Formosa (sindrome acre – resinoide): anche la Clavaria Pallida, infatti, è un fungo Tossico.

Domain: Plants; Categoria: Fungi

La Clavaria Pallida è un fungo che cresce "a cespo", ovvero presenta un tronco principale e più rami verticali che possono raggiungere l'altezza di 16 – 18 cm. Il tronco di questo fungo è corto e grosso, e il suo colore va dal biancastro al color crema o caffelatte. Vicino alla base è, generalmente, più chiaro. I rami sono numerosi, fitti e cilindrici, protesi verso l'alto, di color crema o grigio – ocra. Le estremità sono ottuse, e presentano dei piccoli dentini di colore leggermente più scuro. La carne è bianca, soda, compatta. Ha un leggero odore di estratto di carne, in particolar modo negli esemplari più maturi. Cresce in estate e in autunno e si trova prevalentemente nei boschi di conifere. L'intossicazione causata da questo fungo è dello stesso tipo di quella causata dalla Clavaria Formosa (sindrome acre – resinoide): anche la Clavaria Pallida, infatti, è un fungo Tossico.

Domain: Plants; Categoria: Fungi

La Clavaria Formosa è un fungo tossico (causa sindrome acre – resinoide) e la sua struttura prevede un tronco principale da cui si dipartono le ramificazioni del fungo. Il Tronco di questo fungo è grosso, piuttosto corto, carnoso, talvolta si insinua nel terreno come una vera e propria radice. I Rami della C. Formosa sono numerosi, di forma pressoché cilindrica, lunghi e sottili, color rosa salmone o rosa arancio. Verso le estremità si ramificano ulteriormente terminando con dei piccoli rametti color giallo chiaro. La carne è bianca, fragile, e presenta un odore piuttosto debole Questo fungo cresce in estate e in autunno nei boschi di latifoglie. La Clavaria Formosa può esser confusa con altri funghi, anche mangerecci, dai quali è difficile distinguerla per il fatto che, tutte queste specie simili di fungo, quando sono mature tendono ad assomigliarsi dal punto di vista cromatico. Gli effetti della sua intossicazione si manifestano qualche ora dopo l'ingestione, causando intensi disturbi gastro intestinali, in particolare dissenteria.

Domain: Plants; Categoria: Fungi

La Clavaria Formosa è un fungo tossico (causa sindrome acre – resinoide) e la sua struttura prevede un tronco principale da cui si dipartono le ramificazioni del fungo. Il Tronco di questo fungo è grosso, piuttosto corto, carnoso, talvolta si insinua nel terreno come una vera e propria radice. I Rami della C. Formosa sono numerosi, di forma pressoché cilindrica, lunghi e sottili, color rosa salmone o rosa arancio. Verso le estremità si ramificano ulteriormente terminando con dei piccoli rametti color giallo chiaro. La carne è bianca, fragile, e presenta un odore piuttosto debole Questo fungo cresce in estate e in autunno nei boschi di latifoglie. La Clavaria Formosa può esser confusa con altri funghi, anche mangerecci, dai quali è difficile distinguerla per il fatto che, tutte queste specie simili di fungo, quando sono mature tendono ad assomigliarsi dal punto di vista cromatico. Gli effetti della sua intossicazione si manifestano qualche ora dopo l'ingestione, causando intensi disturbi gastro intestinali, in particolare dissenteria.

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Il Boletus Satanas, detto anche Porcino Malefico, è un fungo Tossico. La sua ingestione provoca i sintomi della cosiddetta sindrome Acre-resinoide. Si distingue dal B. Calopus e dal B. Purpureus per il colore del cappello, più chiaro che negli altri due. Esso infatti è di colore bianco – grigiastro e, sottoposto a pressione o sfregamento, tende a tingersi di marrone scuro (anziché di blu). La conformazione del cappello è massiccia, carnosa e compatta. Inizialmente è globoso, successivamente convesso e infine quasi piano. I tubuli sono lunghi, più corti vicino al margine del cappello e vicino al gambo. Di colore giallo, o giallo – verdastro, si tingono di blu al taglio. Il gambo è robusto, corto e tozzo. Nella parte superiore tende al giallo, mentre al centro prevale il rosso. Alla base il giallastro e un colore brunastro prevalgono. Si tinge di blu al tocco. La carne è inizialmente compatta, poi molle, di colore biancastro o giallo pallido. Al taglio diventa blu. L'odore è disgustoso, putrido negli esemplari maturi. Cresce nei boschi chiari di latifoglie e in luoghi soleggiati, soprattutto su terreni calcarei o neutri. Il periodo dell'anno in cui è possibile trovarlo va dalla fine della primavera all'inizio dell'autunno.

Domain: Plants; Categoria: Fungi

Il Boletus Satanas, detto anche Porcino Malefico, è un fungo Tossico. La sua ingestione provoca i sintomi della cosiddetta sindrome Acre-resinoide. Si distingue dal B. Calopus e dal B. Purpureus per il colore del cappello, più chiaro che negli altri due. Esso infatti è di colore bianco – grigiastro e, sottoposto a pressione o sfregamento, tende a tingersi di marrone scuro (anziché di blu). La conformazione del cappello è massiccia, carnosa e compatta. Inizialmente è globoso, successivamente convesso e infine quasi piano. I tubuli sono lunghi, più corti vicino al margine del cappello e vicino al gambo. Di colore giallo, o giallo – verdastro, si tingono di blu al taglio. Il gambo è robusto, corto e tozzo. Nella parte superiore tende al giallo, mentre al centro prevale il rosso. Alla base il giallastro e un colore brunastro prevalgono. Si tinge di blu al tocco. La carne è inizialmente compatta, poi molle, di colore biancastro o giallo pallido. Al taglio diventa blu. L'odore è disgustoso, putrido negli esemplari maturi. Cresce nei boschi chiari di latifoglie e in luoghi soleggiati, soprattutto su terreni calcarei o neutri. Il periodo dell'anno in cui è possibile trovarlo va dalla fine della primavera all'inizio dell'autunno.

Domain: Plants; Categoria: Fungi

Il Boletus Purpureus è un fungo molto simile al B. Calopus e al B. Satanas, coi quali può venire confuso. E' un fungo Tossico se mangiato crudo e, anche cotto, resta indigeribile. E' quindi da evitare. Il cappello di questo fungo è massiccio e sodo, carnoso. Inizialmente la sua forma è emisferica, successivamente convessa, poi quasi piana, spesso irregolare. La cuticola è vellutata negli esemplari più giovani, poi quasi glabra. Di colore grigio – giallognolo vira verso il bluastro alla pressione o nel caso di intemperie, per poi diventare rosso carminio o porpora. I tubuli sono lunghi e sottili, color giallo oro, poi giallo – verdastri. Al taglio diventano blu. Il gambo è molto robusto, sodo, con forma variabile, generalmente cilindrica ma più spessa alla base. Inizialmente è color giallo oro, poi tende all'arancione con un rosso più intenso vicino alla base. Si macchia di blu se sottoposto a pressione. La carne è compatta, di colore giallo, e al taglio diventa completamente blu. Dopodiché, passata qualche ora, vira verso il porpora scuro. L'odore della carne di questo fungo è acido e ricorda la frutta. Cresce in estate e autunno in boschi chiari di latifoglie, in particolare querceti e faggeti. Il B. Purpureus si distingue dalle specie simili per il suo colore dominante: il rosso porpora.

Domain: Plants; Categoria: Fungi

Il Boletus Purpureus è un fungo molto simile al B. Calopus e al B. Satanas, coi quali può venire confuso. E' un fungo Tossico se mangiato crudo e, anche cotto, resta indigeribile. E' quindi da evitare. Il cappello di questo fungo è massiccio e sodo, carnoso. Inizialmente la sua forma è emisferica, successivamente convessa, poi quasi piana, spesso irregolare. La cuticola è vellutata negli esemplari più giovani, poi quasi glabra. Di colore grigio – giallognolo vira verso il bluastro alla pressione o nel caso di intemperie, per poi diventare rosso carminio o porpora. I tubuli sono lunghi e sottili, color giallo oro, poi giallo – verdastri. Al taglio diventano blu. Il gambo è molto robusto, sodo, con forma variabile, generalmente cilindrica ma più spessa alla base. Inizialmente è color giallo oro, poi tende all'arancione con un rosso più intenso vicino alla base. Si macchia di blu se sottoposto a pressione. La carne è compatta, di colore giallo, e al taglio diventa completamente blu. Dopodiché, passata qualche ora, vira verso il porpora scuro. L'odore della carne di questo fungo è acido e ricorda la frutta. Cresce in estate e autunno in boschi chiari di latifoglie, in particolare querceti e faggeti. Il B. Purpureus si distingue dalle specie simili per il suo colore dominante: il rosso porpora.

Domain: Plants; Categoria: Fungi

Il Boletus Calopus, detto anche Boleto dal bel Piede, è un fungo Immangiabile. Questo significa che non è tossico ma, come il Boletus Fellus, ha un sapore estremamente amaro che rende immangiabili anche altri funghi con i quali venga inavvertitamente cotto. Il cappello è sodo e carnoso e la sua colorazione varia dal grigio chiaro al bruno – olivastro. I tubuli sono lunghi e sottili, di colore giallo chiaro o giallo – verdastro. Il gambo è robusto, di forma variabile, può essere tozzo o più slanciato. Il colore è giallo chiaro vicino al cappello mentre avvicinandosi alla base assume colorazioni rosso vivo. Alla pressione si tinge di blu. La carne è compatta, giallognola, al taglio diventa blu. Odore sgradevole. Cresce in estate e autunno in boschi di conifere o latifoglie. Il Boletus Calopus può confondersi con specie simili, come il Boletus Purpureus o il Boletus Satanas, che è un fungo tossico (causa sindrome acre-resinoide).

Domain: Plants; Categoria: Fungi

Il Boletus Calopus, detto anche Boleto dal bel Piede, è un fungo Immangiabile. Questo significa che non è tossico ma, come il Boletus Fellus, ha un sapore estremamente amaro che rende immangiabili anche altri funghi con i quali venga inavvertitamente cotto. Il cappello è sodo e carnoso e la sua colorazione varia dal grigio chiaro al bruno – olivastro. I tubuli sono lunghi e sottili, di colore giallo chiaro o giallo – verdastro. Il gambo è robusto, di forma variabile, può essere tozzo o più slanciato. Il colore è giallo chiaro vicino al cappello mentre avvicinandosi alla base assume colorazioni rosso vivo. Alla pressione si tinge di blu. La carne è compatta, giallognola, al taglio diventa blu. Odore sgradevole. Cresce in estate e autunno in boschi di conifere o latifoglie. Il Boletus Calopus può confondersi con specie simili, come il Boletus Purpureus o il Boletus Satanas, che è un fungo tossico (causa sindrome acre-resinoide).

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Il Boletus Fellus, detto anche Tylopilus fellus o Porcino del Fiele, non è un fungo Velenoso, ma è comunque da considerarsi Immangiabile a causa del sapore estremamente amaro, che rende immangiabili anche altri eventuali funghi assieme ai quali venga cucinato. Il cappello di questo fungo è carnoso e abbastanza sodo. La forma è emisferica, poi convessa o piano – depressa. La cuticola è vellutata, secca, talvolta screpolata. Il colore varia dal giallo – bruno al nocciola. Il gambo è robusto, quasi cilindrico, generalmente più spesso alla base. Il suo colore, rispetto al cappello, è generalmente più chiaro. La carne è tenera, bianca, e tende a tingersi di rosso quando esposta all'aria. Cresce in estate e in autunno in boschi chiari di latifoglie e di conifere.

Domain: Plants; Categoria: Fungi

Il Boletus Fellus, detto anche Tylopilus fellus o Porcino del Fiele, non è un fungo Velenoso, ma è comunque da considerarsi Immangiabile a causa del sapore estremamente amaro, che rende immangiabili anche altri eventuali funghi assieme ai quali venga cucinato. Il cappello di questo fungo è carnoso e abbastanza sodo. La forma è emisferica, poi convessa o piano – depressa. La cuticola è vellutata, secca, talvolta screpolata. Il colore varia dal giallo – bruno al nocciola. Il gambo è robusto, quasi cilindrico, generalmente più spesso alla base. Il suo colore, rispetto al cappello, è generalmente più chiaro. La carne è tenera, bianca, e tende a tingersi di rosso quando esposta all'aria. Cresce in estate e in autunno in boschi chiari di latifoglie e di conifere.

Domain: Plants; Categoria: Fungi

La Russula Emetica è un fungo Tossico. Il suo nome volgare è Rossola emetica o Colombina rossa. Il cappello è convesso, poi disteso, infine depresso. La cuticola è liscia, brillante, color rosso sangue. Le lamelle sono bianche, non troppo fitte, mentre il gambo è cilindrico, pieno all'inizio, poi farcito e infine cavo. Fragile negli esemplari adulti. La carne è compatta ma fragile, rosea sotto la cuticola e ha un odore gradevole, quasi di noce di cocco. Della Russula Emetica esistono due varietà: la var. Tipica e la var. Silvestris. La prima cresce in estate e autunno su terreni paludosi in alta montagna o ai margini erbosi dei boschi. La seconda si può trovare in boschi ombrosi e umidi di conifere o latifoglie. L'intossicazione prodotta dall'ingestione di questo fungo causa la sindrome acre-resinoide.

Domain: Plants; Categoria: Fungi

La Russula Emetica è un fungo Tossico. Il suo nome volgare è Rossola emetica o Colombina rossa. Il cappello è convesso, poi disteso, infine depresso. La cuticola è liscia, brillante, color rosso sangue. Le lamelle sono bianche, non troppo fitte, mentre il gambo è cilindrico, pieno all'inizio, poi farcito e infine cavo. Fragile negli esemplari adulti. La carne è compatta ma fragile, rosea sotto la cuticola e ha un odore gradevole, quasi di noce di cocco. Della Russula Emetica esistono due varietà: la var. Tipica e la var. Silvestris. La prima cresce in estate e autunno su terreni paludosi in alta montagna o ai margini erbosi dei boschi. La seconda si può trovare in boschi ombrosi e umidi di conifere o latifoglie. L'intossicazione prodotta dall'ingestione di questo fungo causa la sindrome acre-resinoide.

Domain: Plants; Categoria: Fungi

L'Hypholoma Fasciculare, detto anche Agarico Fascicolato o Zolfino o, ancora, Falso Chiodino, è un fungo Tossico. L'intossicazione causata da questo fungo ha, tra i suoi sintomi ed effetti, la dissenteria, il vomito, e violente coliche. Cresce in ampie colonie presso ceppaie, durante tutto il corso dell'anno. Il suo cappello è globoso, poi convesso, infine piano-convesso o piano. Il colore dominante è il giallo chiaro. La zona centrale, talvolta, può tingersi di rosso ruggine. Le lamelle sono fitte e aderenti al gambo, di colore giallo zolfo nella fase iniziale di vita del fungo, e successivamente bruno-olivacee, infine bruno scuro – verdastro. Il gambo è cilindrico e corto, ma flessuoso e tenace, pieno e più o meno cavo alla fine. La carne è gialla e l'odore molto sgradevole.

Domain: Plants; Categoria: Fungi

L'Hypholoma Fasciculare, detto anche Agarico Fascicolato o Zolfino o, ancora, Falso Chiodino, è un fungo Tossico. L'intossicazione causata da questo fungo ha, tra i suoi sintomi ed effetti, la dissenteria, il vomito, e violente coliche. Cresce in ampie colonie presso ceppaie, durante tutto il corso dell'anno. Il suo cappello è globoso, poi convesso, infine piano-convesso o piano. Il colore dominante è il giallo chiaro. La zona centrale, talvolta, può tingersi di rosso ruggine. Le lamelle sono fitte e aderenti al gambo, di colore giallo zolfo nella fase iniziale di vita del fungo, e successivamente bruno-olivacee, infine bruno scuro – verdastro. Il gambo è cilindrico e corto, ma flessuoso e tenace, pieno e più o meno cavo alla fine. La carne è gialla e l'odore molto sgradevole.

Domain: Plants; Categoria: Fungi

Il Rhodophyllus Lividus è un fungo velenoso. Il suo nome volgare è Entoloma Livido. Il cappello è carnoso e compatto, conico campanulato e successivamente piano-convesso. Il colore, ocraceo-brunastro, talvolta può essere grigio-giallastro, oppure color cenere, avorio, talvolta con sfumature livide. Le lamelle sono fitte e larghe, senza margini. Il colore, inizialmente giallo chiaro, tende poi al rosa salmone quando il fungo è più maturo. Il gambo è robusto e la sua forma è generalmente cilindrica, talvolta più irregolare. Negli esemplari più giovani è pieno e sodo, in quelli più maturi si presenta piuttosto spugnoso. La carne è bianca e soda e il suo odore ricorda quello della farina. Cresce in estate e in autunno in boschi di latifoglie su terreni secchi e argillosi, in cerchi oppure in gruppi. L'intossicazione da Rhodophyllus Lividus è simile a quella causata dal Tricholoma Pardinum (vedi Sindrome Acre-resinoide per maggiori dettagli).

Domain: Fruits & vegetables; Categoria: Mushrooms and fungi

Il Rhodophyllus Lividus è un fungo velenoso. Il suo nome volgare è Entoloma Livido. Il cappello è carnoso e compatto, conico campanulato e successivamente piano-convesso. Il colore, ocraceo-brunastro, talvolta può essere grigio-giallastro, oppure color cenere, avorio, talvolta con sfumature livide. Le lamelle sono fitte e larghe, senza margini. Il colore, inizialmente giallo chiaro, tende poi al rosa salmone quando il fungo è più maturo. Il gambo è robusto e la sua forma è generalmente cilindrica, talvolta più irregolare. Negli esemplari più giovani è pieno e sodo, in quelli più maturi si presenta piuttosto spugnoso. La carne è bianca e soda e il suo odore ricorda quello della farina. Cresce in estate e in autunno in boschi di latifoglie su terreni secchi e argillosi, in cerchi oppure in gruppi. L'intossicazione da Rhodophyllus Lividus è simile a quella causata dal Tricholoma Pardinum (vedi Sindrome Acre-resinoide per maggiori dettagli).

Domain: Fruits & vegetables; Categoria: Mushrooms and fungi

Il Tricholoma Pardinum, detto anche Agarico tigrato, è un fungo velenoso che si può trovare, soprattutto d'estate e in autunno, in zone boschive popolate da abeti rossi o, talvolta, anche latifoglie. Il suo cappello è carnoso, compatto, campanulato o convesso, talvolta spianato o ottusamente umbonato. La cuticola è secca, fibrillosa, e il suo colore va dal grigio chiaro al grigio ardesia. Maturando tende a rompersi in squame grigio-scure. Le lamelle sono fitte, larghe e spesse, con l'orlo seghettato. Il gambo è robusto, cilindrico, talvolta ingrossato alla base, fibrilloso o leggermente squamato. La carne è biancastra, generalmente più scura vicino al gambo. L'odore, molto tenue, ricorda quello della farina. L'intossicazione da Tricholoma Pardinum si presenta poco dopo la sua ingestione e i suoi sintomi interessano soprattutto l'apparato gastro intestinale (vedi sindrome acre-resinoide).

Domain: Fruits & vegetables; Categoria: Mushrooms and fungi

Il Tricholoma Pardinum, detto anche Agarico tigrato, è un fungo velenoso che si può trovare, soprattutto d'estate e in autunno, in zone boschive popolate da abeti rossi o, talvolta, anche latifoglie. Il suo cappello è carnoso, compatto, campanulato o convesso, talvolta spianato o ottusamente umbonato. La cuticola è secca, fibrillosa, e il suo colore va dal grigio chiaro al grigio ardesia. Maturando tende a rompersi in squame grigio-scure. Le lamelle sono fitte, larghe e spesse, con l'orlo seghettato. Il gambo è robusto, cilindrico, talvolta ingrossato alla base, fibrilloso o leggermente squamato. La carne è biancastra, generalmente più scura vicino al gambo. L'odore, molto tenue, ricorda quello della farina. L'intossicazione da Tricholoma Pardinum si presenta poco dopo la sua ingestione e i suoi sintomi interessano soprattutto l'apparato gastro intestinale (vedi sindrome acre-resinoide).

Domain: Fruits & vegetables; Categoria: Mushrooms and fungi

E' causata dall'Amanita Muscaria, dall'Amanita Pantherina e dalle rispettive varietà. I sintomi di questa intossicazione si manifestano da una a 4 ore dopo il pasto. L'effetto tossico è determinato dalla contemporanea azione di più tossine, non ancora completamente isolate e analizzate. La muscarina è presente in queste specie in quantità estremamente piccole, quindi gli effetti tossici di questi funghi sono dovuti alla contemporanea presenza di altre sostanze, tra cui: l'acido ibotenico, il muscimol e il muscazone, che agiscono sul sistema nervoso centrale e neuro-vegetativo. I sintomi sono: dolori addominali, sudorazione, vomito e diarrea. Successivamente, con l'aggravarsi delle condizioni: deliro, ebbrezza, eccessi di collera, allucinazioni. Infine: stupore e sonno profondo. L'avvelenamento da Amanita Pantherina è più grave e può talvolta portare alla morte. Il gruppo di tossine responsabili di questo tipo di avvelenamento viene generalmente raggruppato sotto il nome di micoatropina.

Domain: Medical; Categoria: Medicine

E' causata dall'Amanita Muscaria, dall'Amanita Pantherina e dalle rispettive varietà. I sintomi di questa intossicazione si manifestano da una a 4 ore dopo il pasto. L'effetto tossico è determinato dalla contemporanea azione di più tossine, non ancora completamente isolate e analizzate. La muscarina è presente in queste specie in quantità estremamente piccole, quindi gli effetti tossici di questi funghi sono dovuti alla contemporanea presenza di altre sostanze, tra cui: l'acido ibotenico, il muscimol e il muscazone, che agiscono sul sistema nervoso centrale e neuro-vegetativo. I sintomi sono: dolori addominali, sudorazione, vomito e diarrea. Successivamente, con l'aggravarsi delle condizioni: deliro, ebbrezza, eccessi di collera, allucinazioni. Infine: stupore e sonno profondo. L'avvelenamento da Amanita Pantherina è più grave e può talvolta portare alla morte. Il gruppo di tossine responsabili di questo tipo di avvelenamento viene generalmente raggruppato sotto il nome di micoatropina.

Domain: Medical; Categoria: Medicine

Le specie di fungo responsabili di questo tipo di intossicazione sono le Clitocybe Dealbata, Rivulosa, Candicans, Phyllophila e numerose Inocybe. I sintomi si presentano fin dai primi minuti successivi all'ingestione (circa 15 min.) fino a un massimo di 3 – 4 ore. L'azione tossica è provocata dalla muscarina, una sostanza presente anche nell'Amanita Muscaria. I sintomi sono sudorazione, lacrimazione, abbondante secrezione salivare, nasale e bronchiale, oltre a nausea, vomito, dolori addominali ecc. Ha generalmente evoluzione benigna e, solitamente, si risolve spontaneamente in qualche ora.

Domain: Medical; Categoria: Medicine

Le specie di fungo responsabili di questo tipo di intossicazione sono le Clitocybe Dealbata, Rivulosa, Candicans, Phyllophila e numerose Inocybe. I sintomi si presentano fin dai primi minuti successivi all'ingestione (circa 15 min.) fino a un massimo di 3 – 4 ore. L'azione tossica è provocata dalla muscarina, una sostanza presente anche nell'Amanita Muscaria. I sintomi sono sudorazione, lacrimazione, abbondante secrezione salivare, nasale e bronchiale, oltre a nausea, vomito, dolori addominali ecc. Ha generalmente evoluzione benigna e, solitamente, si risolve spontaneamente in qualche ora.

Domain: Medical; Categoria: Medicine

Il Cortinarius Orellanus è un fungo Velenoso Mortale. Il suo nome volgare è Dermocybe orellana. Il cappello si presenta carnoso al centro e più sottile verso i margini, inizialmente convesso campanulato, successivamente convesso spianato e, infine, più o meno disteso con ampio umbone al centro. La cuticola è asciutta a leggermente sericea con tempo secco, di colore rosso-arancio, fulvo-rossastra o bruno-fulva. Le lamelle sono abbastanza rade, larghe e spesse. Il gambo è quasi cilindrico, più sottile alla base, compatto e pieno. La carne è soda e tenace, giallo-fulva o ruginosa sotto la cuticola del cappello. Presenta un odore di rape. Cresce in estate e in autunno nei boschi di latifoglie, su terreni silicei. Raro sotto le conifere. L'intossicazione da Cortinarius Or. e delle specie simili è molto pericolosa e conduce spesso alla morte. Si manifesta anche molto tardivamente, da 3 fino a 17 giorni dopo l'ingestione, con caratteristiche simili all'intossicazione da Amanita Falloide (vedi sindrome Orellanica).

Domain: Fruits & vegetables; Categoria: Mushrooms and fungi

Il Cortinarius Orellanus è un fungo Velenoso Mortale. Il suo nome volgare è Dermocybe orellana. Il cappello si presenta carnoso al centro e più sottile verso i margini, inizialmente convesso campanulato, successivamente convesso spianato e, infine, più o meno disteso con ampio umbone al centro. La cuticola è asciutta a leggermente sericea con tempo secco, di colore rosso-arancio, fulvo-rossastra o bruno-fulva. Le lamelle sono abbastanza rade, larghe e spesse. Il gambo è quasi cilindrico, più sottile alla base, compatto e pieno. La carne è soda e tenace, giallo-fulva o ruginosa sotto la cuticola del cappello. Presenta un odore di rape. Cresce in estate e in autunno nei boschi di latifoglie, su terreni silicei. Raro sotto le conifere. L'intossicazione da Cortinarius Or. e delle specie simili è molto pericolosa e conduce spesso alla morte. Si manifesta anche molto tardivamente, da 3 fino a 17 giorni dopo l'ingestione, con caratteristiche simili all'intossicazione da Amanita Falloide (vedi sindrome Orellanica).

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Il nome volgare della Clitocybe Dealbata è Clitocibe bianco-avorio. Il suo cappello è poco carnoso, inizialmente piano-convesso e successivamente spianto e depresso al centro, talvolta anche imbutiforme. Le lamelle sono fitte, strette e talvolta si separano dal gambo. Inizialmente di colore bianco si tingono successivamente di un color crema. Il gambo può essere sia slanciato che corto, cilindrico o attenuato alla base. La carne è fibrosa, tenace, bianca. L'odore è molto forte e ricorda quello della farina, del muschio, dell'erba fresca. Cresce in estate e in autunno nei prati, nei pascoli, lungo le siepi e, in generale, in luoghi erbosi. La Clitocybe Dealbata è un fungo Velenoso, e può confondersi con altre specie simili, comunque velenose: la Clitocybe Rivulosa, la Clitocybe Candicans e la Clitocybe Phyllophila. L'intossicazione da Clitocybe Dealbata si manifesta poco dopo l'ingestione (sindrome Muscarinica).

Domain: Fruits & vegetables; Categoria: Mushrooms and fungi

Il nome volgare della Clitocybe Dealbata è Clitocibe bianco-avorio. Il suo cappello è poco carnoso, inizialmente piano-convesso e successivamente spianto e depresso al centro, talvolta anche imbutiforme. Le lamelle sono fitte, strette e talvolta si separano dal gambo. Inizialmente di colore bianco si tingono successivamente di un color crema. Il gambo può essere sia slanciato che corto, cilindrico o attenuato alla base. La carne è fibrosa, tenace, bianca. L'odore è molto forte e ricorda quello della farina, del muschio, dell'erba fresca. Cresce in estate e in autunno nei prati, nei pascoli, lungo le siepi e, in generale, in luoghi erbosi. La Clitocybe Dealbata è un fungo Velenoso, e può confondersi con altre specie simili, comunque velenose: la Clitocybe Rivulosa, la Clitocybe Candicans e la Clitocybe Phyllophila. L'intossicazione da Clitocybe Dealbata si manifesta poco dopo l'ingestione (sindrome Muscarinica).

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Lo Psalliota Xanthoderma, detto anche Prataiolo Galleggiante (nonché Agaricus xantodhermus), è un fungo tossico. Il cappello è abbastanza carnoso, inizialmente globoso e successivamente campanulato. Il colore è bianco o grigio-giallastro con cuticola liscia e setosa. Allo sfregamento si macchia subito di giallo zafferano. Le lamelle sono fitte, larghe e inizialmente di colore bianco pallido, dopodiché rosa vivo e infine bruno-nerastre. Il gambo si presenta cilindrico e slanciato, inizialmente midolloso e poi cavo. La carne del fungo è bianca, ma se tagliato si colora immediatamente di giallo zafferano. L'odore è molto sgradevole, più intenso se viene cotto.

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Lo Psalliota Xanthoderma, detto anche Prataiolo Galleggiante (nonché Agaricus xantodhermus), è un fungo tossico. Il cappello è abbastanza carnoso, inizialmente globoso e successivamente campanulato. Il colore è bianco o grigio-giallastro con cuticola liscia e setosa. Allo sfregamento si macchia subito di giallo zafferano. Le lamelle sono fitte, larghe e inizialmente di colore bianco pallido, dopodiché rosa vivo e infine bruno-nerastre. Il gambo si presenta cilindrico e slanciato, inizialmente midolloso e poi cavo. La carne del fungo è bianca, ma se tagliato si colora immediatamente di giallo zafferano. L'odore è molto sgradevole, più intenso se viene cotto.

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Il nome volgare dell'amanita citrina è agarico citrino o tignosa paglierina. Non è un fungo mortale ma, essendo comunque tossico e potendosi confondere con l'amanita falloide, è comunque da non considerarsi commestibile e pertanto da rifiutare. Il cappello è abbastanza carnoso (5-10 cm di diametro), inizialmente emisferico, poi convesso e infine piatto. Il colore è giallo citrino, talvolta verdastro e talvolta anche bianco. Presenta delle larghe verruche biancastre, giallastre o brunastre. Le lamelle sono fitte, di colore biancastro oppure crema-giallognolo. Il gambo è cilindrico, pieno, poi farcito o cavo. La carne è di colore bianco, giallo limone sotto la cuticola del cappello. L'odore è molto intenso e ricorda quello delle patate crude. Habitat: questo fungo può trovarsi in estate e in autunno nei boschi secchi con suolo siliceo. Talvolta cresce anche su ceppaie marcescenti.

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Il nome volgare dell'amanita citrina è agarico citrino o tignosa paglierina. Non è un fungo mortale ma, essendo comunque tossico e potendosi confondere con l'amanita falloide, è comunque da non considerarsi commestibile e pertanto da rifiutare. Il cappello è abbastanza carnoso (5-10 cm di diametro), inizialmente emisferico, poi convesso e infine piatto. Il colore è giallo citrino, talvolta verdastro e talvolta anche bianco. Presenta delle larghe verruche biancastre, giallastre o brunastre. Le lamelle sono fitte, di colore biancastro oppure crema-giallognolo. Il gambo è cilindrico, pieno, poi farcito o cavo. La carne è di colore bianco, giallo limone sotto la cuticola del cappello. L'odore è molto intenso e ricorda quello delle patate crude. Habitat: questo fungo può trovarsi in estate e in autunno nei boschi secchi con suolo siliceo. Talvolta cresce anche su ceppaie marcescenti.

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Il Cappello di questa specie di fungo è abbastanza carnoso ma piuttosto fragile. Il Margine si presenta striato dall'origine. Può assomigliare all'Amanita Muscaria anche se presenta colori in generale più tenui. La colorazione del cappello è generalmente bruno-castana con possibili macchie ocra o bruno-olivastre, più carico al centro e cosparso di verruche bianche che, con l'età del fungo, tendono a staccarsi e cadere. La Cuticola è viscosa con tempo umido, asciutta e lucente col tempo secco. Le Lamelle sono fitte, libere o leggermente annesse al gambo, bianche e farinose sull'orlo. Il Gambo è cilindrico, pieno o farcito, poi cavo (5 – 12 cm di lunghezza per 0,5 – 1,5 cm di diametro). Di colore bianco, striato al di sopra dell'anello. La Volva è aderente al bulbo, circoncisa, con uno o due cerchi elicoidali sovrastanti. L'Anello è bianco, spesso obliquo, talvolta evanescente e leggermente striato. Carne bianca, poco consistente, umida. L'odore è debole ma sgradevole negli esemplari maturi, dal sapore dolciastro. Cresce in estate e autunno in boschi di latifoglie o misti, in particolare nelle faggete. L'intossicazione da Amanita Pantherina si manifesta con gli stessi sintomi dell'Amanita Muscaria, ma più gravi, è talvolta può portare alla morte (vedi sindrome Micoatropinica).

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Il Cappello di questa specie di fungo è abbastanza carnoso ma piuttosto fragile. Il Margine si presenta striato dall'origine. Può assomigliare all'Amanita Muscaria anche se presenta colori in generale più tenui. La colorazione del cappello è generalmente bruno-castana con possibili macchie ocra o bruno-olivastre, più carico al centro e cosparso di verruche bianche che, con l'età del fungo, tendono a staccarsi e cadere. La Cuticola è viscosa con tempo umido, asciutta e lucente col tempo secco. Le Lamelle sono fitte, libere o leggermente annesse al gambo, bianche e farinose sull'orlo. Il Gambo è cilindrico, pieno o farcito, poi cavo (5 – 12 cm di lunghezza per 0,5 – 1,5 cm di diametro). Di colore bianco, striato al di sopra dell'anello. La Volva è aderente al bulbo, circoncisa, con uno o due cerchi elicoidali sovrastanti. L'Anello è bianco, spesso obliquo, talvolta evanescente e leggermente striato. Carne bianca, poco consistente, umida. L'odore è debole ma sgradevole negli esemplari maturi, dal sapore dolciastro. Cresce in estate e autunno in boschi di latifoglie o misti, in particolare nelle faggete. L'intossicazione da Amanita Pantherina si manifesta con gli stessi sintomi dell'Amanita Muscaria, ma più gravi, è talvolta può portare alla morte (vedi sindrome Micoatropinica).

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L'Amanita Muscaria, tra i vari funghi velenosi di cui stiamo parlando, è uno di quelli sicuramente più facilmente riconoscibili. Il suo Cappello è molto grande, carnoso, dapprima di forma globosa, poi emisferico, e infine convesso o piano. Il colore del Cappello è di un caratteristico rosso-arancio o rosso sangue, con verruche bianche o giallastre che, in caso di pioggia, possono scomparire. La Cuticola è un po' viscosa col tempo umido, asciutta e lucente con tempo secco. Le Lamelle sono fitte e larghe, libere al gambo, bianche e alla fine più o meno giallastre. Il gambo è robusto, carnoso e cilindrico (12 – 25 cm di lunghezza per 1 – 3 cm di diametro). Inizialmente è pieno, poi midolloso, infine cavo, di colore bianco, con base bulbosa contornata da una volva anch'essa bianca ridotta in scaglie disposte in cerchi. L'Anello è di colore bianco o lievemente giallognolo, ampio, membranoso, striato all'esterno. La carne è bianca, aranciata sotto la cuticola, del cappello, senza odore o sapori particolari. Cresce in estate e in autunno in boschi di conifere e di betulle, più raramente sotto le latifoglie. Dell'Amanita Muscaria sono state scoperte differenti varietà che si differenziano per il colore assunto da alcune parti del fungo: l'Am. Muscaria varietà Formosa ha le verruche e il gambo di colore giallastro, mentre la varietà Regalis ha il cappello colore del fegato, mentre le verruche e il gambo sono ugualmente giallastri. I sintomi di intossicazione da Am. Muscaria sono diversi da quella falloide, ma ugualmente nocivi. Si manifestano da 1 a 4 ore dopo l'ingestione. (vedi sindrome Micoatropinica).

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L'Amanita Muscaria, tra i vari funghi velenosi di cui stiamo parlando, è uno di quelli sicuramente più facilmente riconoscibili. Il suo Cappello è molto grande, carnoso, dapprima di forma globosa, poi emisferico, e infine convesso o piano. Il colore del Cappello è di un caratteristico rosso-arancio o rosso sangue, con verruche bianche o giallastre che, in caso di pioggia, possono scomparire. La Cuticola è un po' viscosa col tempo umido, asciutta e lucente con tempo secco. Le Lamelle sono fitte e larghe, libere al gambo, bianche e alla fine più o meno giallastre. Il gambo è robusto, carnoso e cilindrico (12 – 25 cm di lunghezza per 1 – 3 cm di diametro). Inizialmente è pieno, poi midolloso, infine cavo, di colore bianco, con base bulbosa contornata da una volva anch'essa bianca ridotta in scaglie disposte in cerchi. L'Anello è di colore bianco o lievemente giallognolo, ampio, membranoso, striato all'esterno. La carne è bianca, aranciata sotto la cuticola, del cappello, senza odore o sapori particolari. Cresce in estate e in autunno in boschi di conifere e di betulle, più raramente sotto le latifoglie. Dell'Amanita Muscaria sono state scoperte differenti varietà che si differenziano per il colore assunto da alcune parti del fungo: l'Am. Muscaria varietà Formosa ha le verruche e il gambo di colore giallastro, mentre la varietà Regalis ha il cappello colore del fegato, mentre le verruche e il gambo sono ugualmente giallastri. I sintomi di intossicazione da Am. Muscaria sono diversi da quella falloide, ma ugualmente nocivi. Si manifestano da 1 a 4 ore dopo l'ingestione. (vedi sindrome Micoatropinica).

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Anche l'amanita Virosa è un fungo la cui intossicazione ha effetti mortali. Il suo nome volgare è quello di Tignosa Bianca. Il Cappello è inizialmente globoso, dopodiché conico-campanulato con un diametro di circa 7 – 10 cm., e infine pianeggiante ma sempre con umbone al centro. Il margine si presenta non striato, qualche volta frangiato per la presenza di residui dell'anello. Il colore più frequente è il bianco, ma talvolta può presentare tonalità ocra o rosa-carnicino, pallido al centro, e questo si verifica soprattutto in quegli esemplari che crescono in zone esposte al sole. E' viscoso in ambienti umidi, più satinato e fibrilloso in ambienti secchi. Le Lamelle sono fitte e bianche, libere al gambo. Il Gambo è cilindrico e slanciato, prima farcito, poi cavo. Fibrilloso, lanoso per tutta la lunghezza e con volva al piede membranosa, ampia, mal formata. L'anello è piccolo e fragile, spesso lacerato. La carne di questo fungo è di colore bianco, dall'odore e dal sapore sgradevoli. Cresce in estate e autunno in boschi umidi di conifere o misti, su suolo silicico. L'intossicazione da Amanita Virosa ha le stesse caratteristiche ed effetti di quella da Amanita Phalloides.

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Anche l'amanita Virosa è un fungo la cui intossicazione ha effetti mortali. Il suo nome volgare è quello di Tignosa Bianca. Il Cappello è inizialmente globoso, dopodiché conico-campanulato con un diametro di circa 7 – 10 cm., e infine pianeggiante ma sempre con umbone al centro. Il margine si presenta non striato, qualche volta frangiato per la presenza di residui dell'anello. Il colore più frequente è il bianco, ma talvolta può presentare tonalità ocra o rosa-carnicino, pallido al centro, e questo si verifica soprattutto in quegli esemplari che crescono in zone esposte al sole. E' viscoso in ambienti umidi, più satinato e fibrilloso in ambienti secchi. Le Lamelle sono fitte e bianche, libere al gambo. Il Gambo è cilindrico e slanciato, prima farcito, poi cavo. Fibrilloso, lanoso per tutta la lunghezza e con volva al piede membranosa, ampia, mal formata. L'anello è piccolo e fragile, spesso lacerato. La carne di questo fungo è di colore bianco, dall'odore e dal sapore sgradevoli. Cresce in estate e autunno in boschi umidi di conifere o misti, su suolo silicico. L'intossicazione da Amanita Virosa ha le stesse caratteristiche ed effetti di quella da Amanita Phalloides.

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L'Amanita Verna è un fungo Velenoso Mortale. Il suo nome volgare è Tignosa di primavera. È un fungo raro da incontrare, e cresce prevalentemente nel sud d'Italia. Si può trovare in primavera e in estate nei boschi di latifoglie (querce in particolare). Cresce soprattutto su suoli calcarei. Il Cappello si presenta convesso, poi pianeggiante (5-8 cm), dal margine non striato, bianco o con leggere sfumature ocra al centro. Quando il fungo è maturo il cappello si può presentare obliquo rispetto al gambo. Le lamelle sono fitte e bianche, libere al gambo. Il Gambo si presenta cilindrico e slanciato, pieno, poi farcito o cavo. Può essere bianco oppure leggermente striato al di sopra dell'anello che è piccolo ma resistente, cascante e a gonnellina. La carne è bianca e tenera, inodore negli esemplari giovani, poi fetida. L'Amanita Verna è molto simile all'Amanita Phalloides, se non per il fatto che si presenta quasi sempre bianca e di dimensioni più piccole. È ugualmente mortale come l'Amanita Phalloides.

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L'Amanita Verna è un fungo Velenoso Mortale. Il suo nome volgare è Tignosa di primavera. È un fungo raro da incontrare, e cresce prevalentemente nel sud d'Italia. Si può trovare in primavera e in estate nei boschi di latifoglie (querce in particolare). Cresce soprattutto su suoli calcarei. Il Cappello si presenta convesso, poi pianeggiante (5-8 cm), dal margine non striato, bianco o con leggere sfumature ocra al centro. Quando il fungo è maturo il cappello si può presentare obliquo rispetto al gambo. Le lamelle sono fitte e bianche, libere al gambo. Il Gambo si presenta cilindrico e slanciato, pieno, poi farcito o cavo. Può essere bianco oppure leggermente striato al di sopra dell'anello che è piccolo ma resistente, cascante e a gonnellina. La carne è bianca e tenera, inodore negli esemplari giovani, poi fetida. L'Amanita Verna è molto simile all'Amanita Phalloides, se non per il fatto che si presenta quasi sempre bianca e di dimensioni più piccole. È ugualmente mortale come l'Amanita Phalloides.

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L'Amanita Phalloides è un fungo Velenoso Mortale. Il suo nome volgare è Tignosa Verdognola. Cresce prevalentemente nei pressi di querce, carpini, castagni e noccioli, in boschi di latifoglie o misti. Il periodo in cui è possibile imbattersi in questo fungo va dall'estate all'autunno. All'aspetto si presenta come segue: Cappello: Carnoso, subito conico-campanulato o emisferico, quindi pianeggiante e anche concavo (diametro di 9-15 cm). Il colore può variare, quindi per riconoscerlo, ed evitarlo, bisogna affidarsi anche ad altre caratteristiche che non siano solamente quelle cromatiche. Il colore del cappello può infatti essere: verdastro, olivastro, verde-ocra-giallastro, talvolta bruno o biancastro con striature verdi. Le lamelle sono fitte e bianche, talvolta con leggeri riflessi verdastri. Il Gambo si presenta cilindrico e slanciato, pieno, poi farcito o cavo. Può essere bianco e presentare zigrinature sericee o verdastre. Bulboso alla base e avvolto da un'ampia volva membranosa biancastra. La carne è bianca o leggermente colorata sotto la cuticola del cappello. L'odore è quasi nullo negli esemplari più giovani, non ancora maturi, mentre è fetido e cadaverico in quelli più anziani. Il sapore è debole e dolciastro, più acido negli esemplari adulti. L'intossicazione da Amanita Phalloide porta alla morte nel 98 % dei casi (vedi sindrome fallodica).

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L'Amanita Phalloides è un fungo Velenoso Mortale. Il suo nome volgare è Tignosa Verdognola. Cresce prevalentemente nei pressi di querce, carpini, castagni e noccioli, in boschi di latifoglie o misti. Il periodo in cui è possibile imbattersi in questo fungo va dall'estate all'autunno. All'aspetto si presenta come segue: Cappello: Carnoso, subito conico-campanulato o emisferico, quindi pianeggiante e anche concavo (diametro di 9-15 cm). Il colore può variare, quindi per riconoscerlo, ed evitarlo, bisogna affidarsi anche ad altre caratteristiche che non siano solamente quelle cromatiche. Il colore del cappello può infatti essere: verdastro, olivastro, verde-ocra-giallastro, talvolta bruno o biancastro con striature verdi. Le lamelle sono fitte e bianche, talvolta con leggeri riflessi verdastri. Il Gambo si presenta cilindrico e slanciato, pieno, poi farcito o cavo. Può essere bianco e presentare zigrinature sericee o verdastre. Bulboso alla base e avvolto da un'ampia volva membranosa biancastra. La carne è bianca o leggermente colorata sotto la cuticola del cappello. L'odore è quasi nullo negli esemplari più giovani, non ancora maturi, mentre è fetido e cadaverico in quelli più anziani. Il sapore è debole e dolciastro, più acido negli esemplari adulti. L'intossicazione da Amanita Phalloide porta alla morte nel 98 % dei casi (vedi sindrome fallodica).

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