Un famoso arciere, che era stato amico e scudiero di Eracle, che lo istruì nell'uso dell'arco e anche in eredità il suo arco con le frecce avvelenate per lui dopo la sua morte; ha accompagnato i greci all'assedio di Troia, ma una delle frecce è caduto sul suo piede, causando una ferita che la puzza di cui era intollerabile, così che egli è stato lasciato a Lemno, dove rimase in miseria 10 anni, finchè un oracolo dichiarato che Troia non poteva essere presa senza le frecce di Ercole; di conseguenza fu inviato ed essendo guarito della sua ferita di Esculapio, assistito alla cattura della città.